Beatles, Pink Floyd e quelle buone abitudini del Bardo
Vi è mai capitato di comprendere libri, testi, parole dopo anni che li avete letti? Riscoprendone la profondità o svelando nuovi significati a una seconda lettura?
A me è capitato con le opere di William Shakespeare e scoprendo quanto fossero attuali alcuni brani.
Scritte in un’epoca in cui l’inglese stava subendo uno dei cambiamenti più rapidi e radicali, le ingegnose commedie di shakespeariane conservano un tripudio di parole prese in prestito, inventate - si stima almeno 3mila - rubate; di figure retoriche sia vecchie che nuove; di idee accademiche e popolari che viaggiano attraverso l'Inghilterra da e verso un mondo in via di globalizzazione. I torrenti di versi ci restituiscono un linguaggio nella sua forma più fluida, dinamica e demotica, piena di ineguagliabili fughe poetiche stipate accanto a ruvidità e asprezze.
Questa è l’essenza del moderno. Ma c’è di più.
Il linguaggio innovativo di Shakespeare ha addirittura un effetto terapeutico. La ricerca condotta dal professor Philip Davis, assieme ai colleghi Guillaume Thierry e Neil Roberts, ha studiato gli effetti della lettura delle opere del grande drammaturgo sul cervello umano, arrivando alla conclusione che producesse “una grande autoterapia capace di catturare l’attenzione del lettore e attivare momenti di auto-riflessione, mostrando come la potenza della letteratura può deviare i percorsi mentali, per creare nuovi pensieri, forme e connessioni sia nelle persone giovani che in quelle di età avanzata.”
In un linguaggio, che abbaglia e confonde allo stesso tempo, troviamo stratificazioni di significati, rimandi letterari, antropologici, politici, addirittura insegnamenti filosofici per migliorare la vita.
Niente è più esplicativo della scena tre del primo atto dell’Amleto, in cui Polonio incontra il figlio Laerte, in partenza per la Francia:
Incidi nella tua memoria questi pochi precetti. Non dar voce ai tuoi pensieri, nè tradurne alcuno in atto che non sia ben maturato. Sii affabile, ma non volgare; i buoni amici stringiti al seno con uncini di acciajo: ma non stender la destra al primo venuto. Bada a non entrare in contese, ma una volta dentro, comportati in guisa che il tuo nemico impari a temerti. Ascolta tutti, a pochi rispondi: odi le censure di ognuno, ma serba intatto il tuo giudizio. Il tuo abito sia bello quanto la tua borsa lo può pagare, ma non ricercato; ricco, ma non isfarzoso; perché l’esterno indica spesso l’uomo, ed a tale proposito le persone spettabili in Francia mostrano un gusto delicato; non prestare e non prendere in prestito, avvegnachè i prestatori perdono sovente il prestito e l’amico; e il chiedere ad altri offende il senso dell’economia. Sopra ogni cosa poi sii sincero con te medesimo, e ne seguirà, come la notte il giorno, che non potrai essere mendace cogli altri. Addio, la mia benedizione maturi in te questi ammonimenti.
Polonio apre il discorso sottolineando la bellezza di affidare alla memoria gli insegnamenti, in modo che possano essere d’aiuto al figlio. Poi passa ad ammonirlo sul fatto che non si deve mai parlare senza prima aver pensato. Di farsi nuovi amici e tenerseli stretti, valutando, prima di donare amicizia, i valori, il linguaggio e il comportamento che la persona detiene. E poi parla di finanza, suggerendogli di indossare abiti e possedere oggetti che si può permettere, senza fare debiti. Per arrivare alla fine con il consiglio di essere sempre onesti con se stessi e con gli altri.
Ma non è l’unico esempio. “Nelle pagine dell’Amleto è possibile riconoscere anche degli utili suggerimenti per scongiurare il rischio che certe situazioni possano intaccare il nostro benessere mentale. La chiave, suggerisce Shakespeare, starebbe nel correggere i nostri peggiori pattern mentali. Per farlo può essere d’aiuto coltivare una routine che, se basata su una serie di buone abitudini, sarebbe in grado di portare concreti vantaggi. Questo semplice concetto, che sarà poi uno dei precetti alla base della terapia comportamentale cognitiva, è efficacemente esplicitato, nello spazio di soli undici versi, dal “Bardo d’Inghilterra”. Nella scena quattro del terzo atto, Amleto dice infatti alla madre:
Assumete su voi una virtù se proprio non l'avete: l’abitudine. Questo mostro che ci divora sensi, diavolo delle usanze, in questo è un angelo che all'esercizio d'atti onesti e puri fornisce una divisa, una livrea che ci si adatta addosso facilmente. Fate astinenza, almeno questa notte; questo vi renderà più tollerabile la prossima, e ancor più le seguenti: l'abitudine può quasi cambiare l'impronta dataci dalla natura, piegare il diavolo, o cacciarlo via del tutto, con meravigliosa forza.”1
Addirittura Shakespeare nelle sue opere suggerirebbe 7 abitudini che ci avvicinano ai nostri obiettivi.2
Letture
Si dice che colorare per qualche minuto al giorno migliorerebbe il tono dell’umore, riducendo lo stress e generando un senso generale di benessere.
Ecco allora non una lettura, ma un album da colorare! Qui potete scaricare il file, in cui troverete tante illustrazioni di Henry Courtney Selous tratte da The Plays of William Shakespeare!
Buon divertimento!
Ascolti
Nel 2002, il chitarrista e cantante David Gilmour dei Pink Floyd ha registrato un’interpretazione musicale del Sonnetto 18 di William Shakespeare. Il video è stato pubblicato come extra nel DVD David Gilmour in Concert.
Alla fine di aprile del 1964, l'Inghilterra festeggiava il 400°compleanno del Bardo. Allo stesso tempo, la "Beatlemania" era in pieno svolgimento. I due tesori culturali della Gran Bretagna si sono incrociati quando i Beatles si sono esibiti in una giocosa parodia di Sogno di una notte di mezza estate .
Riti
Si ipotizza che William Shakespeare, per scrivere le sue opere, abbia preso come punto di riferimento l’astrologia del suo tempo. Avrebbe addirittura modellato alcuni dei personaggi proprio in base ai segni zodiacali.3
Qui puoi vedere a quale segno astrologico è abbinato ogni personaggio. Puoi scoprire a quale sei più affine!
E se invece non sai quale opera shakespeariana leggere, le stelle ci aiutano anche in questo. Qui trovi dei suggerimenti in base sempre al tuo segno zodiacale.
Shakespeare e le 7 abitudini che ci avvicinano ai nostri obiettivi di Andrea Giuliodori
L'astrologia nelle opere di Shakespeare di Natalie Delahaye