Con le vacanze estive, per me, è come se il mondo si fermasse per fare un respiro profondo. Il ritmo della vita rallenta e la pigrizia acquista un’aria di “rispettabilità”.
Metto in pausa tutto e prendo il tempo per apprezzare le cose da un’altra prospettiva.
Non è un caso che questo sia un periodo dell’anno in cui “si sta bene”. Ci sono varie ricerche che dimostrano che l’estate fa bene alla salute. L’esposizione al sole e l’aumento di vitamina D stimolano la produzione di serotonina e dopamina, sostanze “della felicità” per il cervello.
Non c’è quindi da meravigliarsi che siamo felici e spensierati durante l’estate.
In realtà, l’estate significa cose diverse per persone diverse.
Per molti è una parola carica di ricordi di tempi spensierati, romantici o avventurosi, oppure di promesse e aspettative.
Per me l’estate è…
Una playlist
La mia è sempre la stessa, dall’estate del 1998 (a cui ogni anno aggiungo un brano), quella dei 18 anni che significava primo viaggio da sola, con cugisorelle e amiche. Era l’anno d’esordio di Alex Britti e quindi come canzone di apertura non poteva mancare questa:
Ma il mio vero tormentone estivo per anni è sempre stato un brano che oggi forse definirei cringe, ma che ha il sapore delle estati degli anni 2000.
Camminare
Sono sempre stata mattiniera, non ho mai voluto perdermi l’aria frizzante e fresca del giorno che inizia. Da qualche anno ho cominciato a catalizzare questa energia, camminando. Mi sveglio presto e vado a fare una passeggiata sul lungomare, respirando la brezza marina e ascoltando audiolibri o semplicemente godendomi l’attimo.
Libri
Leggere leggere leggere, nel tempo dilatato dell’estate.
Quest’anno ho divorato un libro che secondo me è perfetto da leggere sotto l’ombrellone.
Ha entusiasmato non solo me, ma tuttə quellə a cui l’ho consigliato e regalato.
Un giallo classico, in cui si respira l’aria dei libri di Agatha Christie.
Quaderni, penne colorate e creatività
Estate è sempre stato il momento in cui compravo il diario scolastico e dei pomeriggi in pineta passati a colorare pagine e scrivere frasi sui diari delle amiche.
Un rito che non ho mai perso: agenda, quaderni e penne colorate mi seguono anche ora.
Approfitto di posti tranquilli con scenari naturali per scrivere.
La natura può fornire una potente spinta motivazionale per liberare la creatività.
L’estate ci dà la possibilità di raccogliere questi momenti di gioia.
E così, con spirito di gioco, condivido sei esercizi che ho trovato sparsi in giro, da varie fonti, che si possono fare durante l’estate per esercitare la creatività:
Scegli un soggetto e ogni giorno disegnalo, usando una tecnica diversa, per una settimana. Qualsiasi dimensione, qualsiasi mezzo, qualsiasi colore che ti piace.
Accetta la sfida di Ernest Hemingway: scrivi una storia in sei parole.
Osserva le nuvole, come fanno ə bambinə, e nota quali forme assumono lì nel cielo.
Prova a scrivere brevi testi senza usare le parole io, me, mio o a parlare per 15 minuti al giorno senza usare io, me,mio.
Scegli una canzone che ami e cantala cambiando i testi.
C’è un’interessante ricerca che suggerisce che spostare gli occhi orizzontalmente avanti e indietro per 30 secondi può aumentare la creatività, in quanto aiuterebbe a collegare i due emisferi cerebrali.
Aggiungo un esercizio in più: E per te? Cosa rappresenta l’estate? (Usa tutte le parole che vuoi).
Buona estate!
Ci rivediamo a settembre, con qualche novità.